TEMPOSPAZIO
ph Erica Trinchera
Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
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fotografia istantanea serie Polaroid, 2022
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ITA
"TEMPOSPAZIO rivela l’interesse di Valentina Ferrari per l’autoritratto e il movimento declinati, nell’ambito fotografico, attraverso l’imprevedibilità della Polaroid che dà corpo a ogni scatto e immagine a ogni caduca intenzione. Nel perimetro di una dozzina di mattonelle della cella frigorifera della Galleria Isolotto e una manciata di secondi, si sviluppa una serie fotografica che immortala movimenti sospesi nel tempo e al contempo già accaduti.
L’andamento narrativo coglie la frazione di ogni movimento: un passo e poi un altro ancora, in cerchio, cominciando piano e sempre più veloce. In questo progredire e modificarsi, il gesto, dapprima definito, diventa accennato, un tratteggio di luce per lasciare spazio a quella memoria corporea che si realizza quando il gesto si compie.
Il mezzo fotografico risulta quindi rivelatore di quel tempo – spazio – luce, dell’apparire e del farsi del movimento nella mezz’ombra a partire dal primo gesto per poi svolgersi in un continuo dialogo tra calibrazione di peso, respiro, equilibrio, sospensione, attesa, rilascio, velocità. La luce essenziale nel fissare l’immagine delle cose diventa in questo caso anche scrittura, un rafforzativo del movimento grazie alla tecnica del lightpainting usata per esaltare la penombra in cui si svolge l’azione.
Lo spazio in cui la serie viene ospitata evidenzia, angusto e innaturale, diviene tuttavia una cassa di risonanza di quanto rappresentato, ovvero uno spazio limitato che si chiude e apre allo stesso tempo e al movimento e a innumerevoli possibilità".
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a cura di Serena Trinchero
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Cantieri Culturali Isolotto | Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni
www.virgiliosieni.it/cantieri_culturali_isolotto_2022
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GALLERIA ISOLOTTO, via Mortuli 26c, Firenze
14 settembre > 15 ottobre 2022
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ENG
"TEMPOSPAZIO reveals Valentina Ferrari’s interest in self-portrait and movement declined, in photography, through the unpredictability of the Polaroid that gives body to every shot and image to every fleeting intention. In the perimeter of a dozen tiles of the cold room of the Isolotto Gallery and a handful of seconds, a photographic series develops that immortalizes movements suspended in time and at the same time already happened.
The narrative pattern captures the fraction of each movement: one step and then another, in a circle, starting slowly and faster. In this progress and change, the gesture, first defined, becomes hinted, a hatching of light to leave room for that bodily memory that is realized when the gesture is accomplished.
The photographic medium is therefore revealing of that time - space - light, of the appearance and making of movement in the half-shadow from the first gesture and then unfold in a continuous dialogue between calibration of weight, breath, balance, suspension, Hold, release, speed. The essential light in fixing the image of things becomes in this case also writing, a reinforcement of the movement thanks to the lightpainting technique used to enhance the twilight in which the action takes place.
The space in which the series is housed highlights, narrow and unnatural, however, becomes a sounding board of what is represented, or a limited space that closes and opens at the same time and movement and countless possibilities".
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curated by Serena Trinchero